Ronaldo è in Italia, a Sanremo per la precisione: il Fenomeno sarà impegnato nella rinomata cittadina ligure per un torneo di poker al casinò, per questo i tanti giornalisti presenti ne hanno approfittato per rivolgergli alcune domande a trecentosessanta gradi. E’ sempre interessante recepire il pensiero di Luis Nazario da Lima, tornato pingue come i bei (?) tempi e rilassato come raramente accade di vedere un ex fuoriclasse di fama mondiale; chiaramente la curiosità dei presenti era quella di sapere cosa ne pensasse della nuova Inter indonesiana targata Thohir. Subito una succosa rivelazione:

“Mi auguro che questa nuova Inter sia sempre l’Inter che vogliamo tutti vedere: forte e che fa appassionare la gente. La passione di Moratti è e sarà sempre l’Inter, ma in affari bisogna pensare con un’altra testa. Lui ha speso tantissimo ed è giusto che si riprenda qualcosa. Il campionato? Mi piacerebbe vedere l’Inter più in su, ma sono contento che ci sono nuove squadre ai vertici, come Roma e Napoli. Io allenatore? Non lo farò mai, perché questo significa tornare alla routine di quando giocavo. E poi a me piace vedere il calcio, ma solo le belle partite. Se fai l’allenatore devi guardare anche quelle brutte! Un ruolo nella nuova Inter indonesiana? Non so cosa potrei fare, forse il dirigente”.

Dunque Ronaldo velatamente si candida per una poltrona sulla sponda nerazzurra dei Navigli, attualmente però è concentratissimo su altre questioni: vive a Londra dove sta imparando l’inglese e, nel contempo, lavorando per una società di comunicazione brasiliana con sede in Inghilterra; in più è febbrilmente preso dall’organizzazione del Mondiale brasiliano in programma l’estate prossima (in cui spera che si avvererà un podio con Brasile, Spagna e Germania). Il calcio rimarrà per sempre la sua più grande passione, quando si parla dei singoli non si nasconde e spiega:

“Bale? Sulla cifra pagata non so cosa rispondere, ma è un problema solo per il giocatore, che sentirà una grande pressione sul suo rendimento. Il mio omonimo Cristiano? C’è chi dice che sia io il vero Ronaldo, ma non voglio fare paragoni con lui, anche perché ci troviamo in epoche diverse ed è difficile. Ovviamente sta giocando molto bene e sono contento per lui, che è un grandissimo campione. Totti? Io sono arrivato lontanissimo: ho iniziato a 16 anni e chiuso la carriera a 34. Certo Totti è arrivato più lontano, ma per fortuna sua non ha avuto lesioni gravi. Arriva un momento che il corpo ti chiede, per l’amor di Dio di smetterla. Bisognerebbe rivedere il calendario, per far sì che i calciatori non giochino troppe partite all’anno così i campioni durano più a lungo”.

Insomma, il Fenomeno è aggiornatissimo e non rimpiange nulla del passato. Eppure qualcosa del calcio gli manca: “Solo le partite… ma anche lo stipendio da giocatore. Meglio così… in questo modo spendo meno!“.

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ultimo aggiornamento: 24-10-2013


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